Una vecchia tradizione questa, graditissima ai più piccoli, a cui vengono consegnati dei piccoli doni, segno di buon auspicio per il nuovo anno. Secondo il folklore, “a vecchia strina”, la sera del 31 dicembre, porta doni ai bambini buoni, carbone e cenere a quelli cattivi (ripercorrendo il culto nei giorni di commemorazione dei morti in altre città siciliane).
Nei giorni precedenti ai bambini si raccomanda di non fare troppo rumore perché “a vecchia strina du casteddu si ‘nna adduna” (la vecchia strega dal castello se ne accorge). Lei che, infatti, abita lì sulla Rocca sente e vede tutto.
La sera della vigilia i ragazzi più grandi girano per le strade suonando “i rinali” (latte e vasi rotti), mentre ai bambini che vanno a dormire si raccomanda di tenere gli occhi chiusi se non vogliono che venga la vecchia strega.