È famosa in tutto il mondo per la sua maestosa Cattedrale arabo-normanna, per il Ritratto d’ignoto di Antonello da Messina, conservato al Museo Mandralisca, per la maestosa Rocca, per le spiagge dalla sabbia dorata e le acque cristalline. Ma Cefalù è molto di più. È uno scrigno di sorprese a cielo aperto, di storia, cultura e natura tutte da scoprire, in ogni stagione dell’anno. Soprattutto in autunno e in primavera quando la temperatura e mite e il borgo, senza la ressa estiva, esprime tutto il suo fascino.
La cittadina fa parte del Parco delle Madonie ed è inclusa nel club de I borghi più belli d’Italia. Sorge ai piedi di un promontorio roccioso, a circa 60 km da Palermo, e si è sviluppata attorno al Duomo voluto dal re normanno Ruggero II. Apparentemente piccola e raccolta, Cefalù custodisce un’infinità di tesori artistici, storici e naturalisti che vanno scoperti a poco a poco e con lentezza. Per ammirare con calma le tracce di tutte le culture che vi si sono insediate nei secoli. E per assaporare il ritmo lento del borgo marinaro e il richiamo del passato, inciso nel serpeggiare delle sue stradine strette, nell’abbarbicarsi di case e mura cucite insieme e nella brezza di quel mare che l’ha forgiata e che ancora oggi la rende una delle più belle perle nel panorama artistico e paesaggistico italiano. Ecco una serie di itinerari, da affrontare in sette giorni, per godere tutto il bello di Cefalù e dintorni.
Primo giorno: una passeggiata nel centro storico
L’origine di Cefalù risale al VI-V secolo a.C., quando i coloni greci della vicina Himera ne fecero il centro fortificato di controllo del loro territorio verso est. Contesa di frequente con i Cartaginesi, fu poi governata dai Romani e in seguito dai Bizantini, conquistata dagli Arabi e infine dai Normanni. Il borgo conserva nel suo centro storico le varie tracce delle culture che l’hanno attraversato. Basta una semplice passeggiata nel centro storico per rendersene conto.
Strada romana
Su Corso Ruggero, per esempio, si trova un’interessante testimonianza archeologica: la Strada romana. È un tratto di selciato lungo 6 metri della città ellenistico-romana (I sec. a.C.) Visitabile a richiesta o quando è aperto il complesso architettonico comunale della Corte delle Stelle, in cui si trova. Questo complesso, tra l’altro, è classificato come uno degli edifici più rappresentativi del XX secolo.
Osterio Magno
Si trova a pochi passi dalla Strada romana: è un palazzo fortificato del XII sec., appartenuto ai nobili Ventimiglia. Probabilmente, come testimoniano alcuni fonti storiche, è una porzione della cosiddetta Domus Regia di re Ruggero il Normanno. Contiene evidenze archeologiche del II-I sec. a.C.
Aperto tutti i giorni
09:00-14:00
15:00-20:00
Edicole votive
Passeggiando per i vicoli è frequente imbattersi nelle caratteristiche edicole votive, piccole strutture architettoniche, espressione della devozione popolare. Vengono allestite e adornate soprattutto in occasione della Festa del SS. Salvatore. Notevoli quelle di Via Botta e Via Spinuzza.
Teatro Comunale
Intitolato al musicista cefaludese Salvatore Cicero, è un piccolo gioiello di architettura teatrale all’italiana, sorto nel 1818 e decorato in stile precorrente il Liberty dal geniale artista locale Rosario Spagnolo. Set cinematografico di Nuovo Cinema Paradiso (Giuseppe Tornatore, 1988).
Aperto da martedì a domenica
09:00-14:00
15:30-20:30
(attualmente in ristrutturazione)
Lavatoio medievale
È un’affascinante struttura di probabile origine arabo-normanna, ristrutturata nel XVI sec.: presenta 22 bocche di ghisa (alcune leonine) da cui sgorgano le gelide acque del piccolo fiume Cefalino, che scorrono tra le pietre di calcare “a lumachella”. Le acque sono purissime perché di origine carsica. O, come vuole la leggenda, perché scaturite dalle lacrime di una ninfa disperata dopo aver ucciso l’amato ritenuto colpevole di tradimento.
Aperto tutti i giorni
8:00-24:00
Secondo giorno: tesori architettonici e artistici
Ogni angolo di Cefalù è ricco di tracce della storia che l’ha forgiata. Ma due luoghi in particolare vanno visitati con calma per conoscere bene i tratti salienti delle varie epoche.
Duomo
Viene comunemente chiamato Duomo ma si tratta esattamente di un Basilica Cattedrale dedicata alla Trasfigurazione, fondata nel 1131 dal re normanno Ruggero II. Famosissima per le sue torri che, sullo sfondo della Rocca, danno all’impianto un carattere davvero maestoso. Ma soprattutto per i suoi mosaici all’interno di arte bizantina. Su tutti, al centro, spicca il mosaico del Cristo Pantocratore. Da vedere: il Chiostro capitolare, il più antico in Sicilia, con colonnine doppie a capitello binato. Dal 2015 è Patrimonio UNESCO nel Sito “Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale.
Aperto tutti i giorni
08:00-12:45
15:30-17:45
(weekend fino alle 19:30)
Museo Mandralisca
Si trova nel palazzo che appartenne al mecenate e intellettuale Enrico Pirajno di Mandralisca e conserva notevoli collezioni. Per esempio quella archeologica, con il famoso Cratere del venditore di tonno, del IV sec. a.C., quella numismatica e quella malacologica che è tra le più ricche d’Europa. Ricchissima la biblioteca ed eccellente la pinacoteca: qui il posto d’onore spetta al celebre Ritratto di ignoto di Antonello da Messina, il sorriso più famoso ed enigmatico al mondo dopo quello della Gioconda.
Aperto tutti i giorni
09:00-19:00
Agosto 09:00-23:00
Terzo giorno: due passi sul mare e nella storia
Cefalù è conosciuta anche e soprattutto per il suo mare, il borgo infatti è preso d’assalto dai turisti durante l’estate perché le spiagge solo larghe e comode, le acque cristalline e i panorami mozzafiato. Eppure, è nelle altre stagioni che il mare di Cefalù esprime al meglio il suo fascino.
Porta Pescara, Piazza Marina e il vecchio molo
Il tour alla scoperta del coté marino di Cefalù, parte da un luogo simbolo, Porta Pescara, unica superstite delle quattro porte di epoca medievale, in continuità con quelle d’età antica, caratterizzata da un maestoso arco gotico. Da qui si estende una spianata sul mare con un lungo molo dal quale osservare la spiaggia cittadina, a partire dal centro storico, con le case dei pescatori e gli archi ogivali usati come ricovero per le barche. Questa zona è stata il set del film Nuovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore (1988).
Percorso sugli scogli
Accessibile dalle scale nella zona del molo, questo percorso conduce fin oltre Porta Giudecca, lacaratteristica porta d’ingresso dello storico quartiere ebraico, che rappresenta “un borgo nel borgo”. L’itinerario è ricavato sugli scogli a ridosso del mare, per rendere agevole la passeggiata lungo le mura megalitiche in un contesto paesaggistico unico.
Mura megalitiche e Postierla
Edificate probabilmente nel V sec. a.C., forse su remote preesistenze, sono dette megalitiche perché composte da enormi blocchi. Più volte ristrutturate e integrate, fino almeno al Cinquecento, se ne possono osservare le diverse “cuciture” scendendo sugli scogli dalla Postierla, una scenografica apertura nelle mura.
Bastione di Capo Marchiafava e Museo digitale
Possente baluardo difensivo seicentesco, dal quale si gode un panorama mozzafiato, ospita un museo digitale: i visori per la realtà aumentata consentono un’esperienza immersiva tra i beni monumentali del sito UNESCO “Palermo Arabo-Normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale”.
Aperto tutti i giorni
11:30-16:00
18:00-24:00
Quarto giorno: la natura e le tracce del passato
Cefalù deve il suo nome attuale a Kephaloidion, dal greco kephalé, cioè testa, con riferimento alla Rocca che la domina. Si trova proprio dietro alla celebre cattedrale normanna e il suo profilo rende Cefalù subito riconoscibile sulla costa. La spettacolare rupe alta 268 metri è una tappa imperdibile non solo per chi vuole risalire all’origine di questo luogo ma anche per gli amanti del verde e del trekking.
La Rocca
La fatica della salita (si arriva dalle scalinate che partono da Piazza Garibaldi) è ricompensata ampiamente dalla vista. Procedendo lungo la scalinata si vede tutta Cefalù svelarsi a poco a poco: al tramonto si veste di una luce particolare. Dall’alto di questa rocca spettacolare, si può vedere quello che i vicoli nascondono, come il perimetro delle mura fortificate e i fondali marini attaverso l’acqua limpida. Qui si può trascorrere anche l’intera giornata perché in cima si trova un’area attrezzata per pic nic e relax. Da vedere: l’edificio megalitico detto Tempio di Diana, di epoca protostorica che racchiude una cisterna “a dolmen”; poi le strutture del piccolo abitato alto-medievale, il punto panoramico con la Croce in ferro a strapiombo sul Duomo, le mura merlate e, sulla sommità, i ruderi del castello d’origine normanna ma di struttura federiciana.
Aperto tutti i giorni
08:00-19:00 ultimo accesso 17:30 (ottobre/ aprile)
Quinto giorno: intorno a Cefalù
I dintorni di Cefalù offrono tanto da fare e da vedere: sentieri nel verde, mete nascoste e poco esplorate dai turisti e tradizioni che rivelano l’anima più autentica di questo luogo.
Santuario di Gibilmanna
Posto a 800 m. s.l.m. e circondato dai boschi di Pizzo Sant’Angelo, il Santuario di Gibilmanna è una celebre meta di pellegrinaggi a Maria Santissima, patrona della Diocesi di Cefalù, di cui si venera la splendida effige marmorea, con Gesù Bambino, attribuita ad Antonello Gagini (XVI sec.) Il convento e la chiesa originaria sarebbero stati fondati, secondo la tradizione, nel VI secolo da papa Gregorio Magno. Dista 15 km da Cefalù e dal piazzale del Santuario la vista spazia lungo un ampio tratto di costa tirrenica.
Serra Guarneri
È il luogo preferito dai cefaludesi in cerca del verde e del relax. Un bosco di lecci sempreverdi, misti a querce e altra flora di pregio, protetto come riserva naturale integrale. Domina Sant’Ambrogio, frazione di Cefalù, e permette di ammirare un panorama che spazia dalla Rocca di Cefalù alle isole Eolie, a varie cime delle Madonie come Pizzo Carbonara. Situato a circa 3 km dalla SS 113, è meta di percorsi di educazione ambientale soprattutto per bambini e ragazzi.
Sant’Ambrogio
Frazione di Cefalù, posta a 6 km verso est, con circa 300 abitanti, si presenta come una suggestiva terrazza sul Mar Tirreno, dalle case e stradine tipicamente intrecciate. Nacque probabilmente come borgo di contadini, fra il ‘600 e il ‘700, forse in parte di origini lombarde (lo testimoniano il culto di S. Ambrogio e la vicina contrada Linate). Caratteristica la festa patronale di Maria SS. della Salute.
Sesto e settimo giorno: le Madonie
Cefalù fa parte del Parco delle Madonie, un atlante botanico a cielo aperto con riconoscimento di Geopark UNESCO. Qui sono tantissime le mete e le attività possibili, ma anche i borghi che si possono visitare facendo tappa a Cefalù ( è facilmente collegata ai centri vicini e rappresenta quindi l luogo ideale in cui soggiornare alla scoperta delle Madonie).
Sentieri, boschi e avventure
Tra le attività possibili, al Parco delle Madonie, ci sono il trekking tra boschi di querce, leccete e ulivi secolari, il birdwatching, le ciaspolate primaverili a Monte Mufara (circa 40 km da Cefalù, 1865 metri sul livello del mare), l’esplorazione dei boschi di Piano Cervi per avvistare i daini e altra fauna pregiata, le passeggiate a cavallo sui sentieri usati in passato per la transumanza e persino quelle in quad scegliendo tra un percorso breve entro i confini cefaludesi (Cefalù – Sant’Ambrogio) e uno lungo sui sentieri degli “antichi pastori” (Cefalù – Castelbuono). Per i più temerari ci sono il Parco Avventura, la Zipline madonita, l’unica in Italia a 1000 metri di altezza, e il parapendio.
Parco astronomico Gal Hassin di Isnello
Gestito dall’Agenzia Spaziale Italiana è la meta ideale per gli amanti delle scienze e dell’astronomia. Riunisce la stazione di ricerca (l’Osservatorio Astronomico più alto d’Italia) e un polo divulgativo con il Parco dello spazio e del tempo, il museo su meteoriti astronautica e missioni lunari, una terrazza osservativa e un grande planetario aperto a tutti che permette un’immersione a 360 gradi nel mondo dell’astronomia. Qui l’inquinamento luminoso è bassissimo e, grazie alle preziose strumentazioni, si può ammirare tutta la bellezza delle stelle su Cefalù. Dista circa 20 km ed è visitabile su prenotazione online.
Gole di Tiberio
È un canyon lungo circa 350 metri, frutto dell’azione millenaria delle acque del fiume Pollina. Le pareti calcaree levigate e a strapiombo sulla valle formano un insieme di straordinario interesse paesaggistico e naturalistico e sono l’habitat ideale per numerose specie vegetali e animali. Selvagge e inospitali fino qualche tempo fa, oggi si possono visitare e percorrere in gommone. Dal 2001 le gole sono uno dei siti Geopark riconosciuti dall’UNESCO. Distano circa 27 km da Cefalù.